Ultimamente le aziende di videogiochi non sono più in competizione solo per lanciare sul mercato i giochi migliori per trama, ambientazione e grafica: la sfida più importante è quella di rendere il gioco il più possibile coinvolgente.
Per farlo team di esperti lavorano giorno e notte e non spetta certo a me dire quale sia l’aspetto più importante da curare in un gioco (se vi interessa consultate l’apposita sezione del sito di Very Nerd People! Io gioco solo a Tomb Raider e quindi ho poca voce in capitolo….) .
C’è chi ha deciso che per rendere un gioco coinvolgente si doveva puntare sull’iperrealismo: ecco a voi dunque tutte le particolarità di Project Morpheus.
E’ un’apparecchiatura da calcare in testa, provvista di “occhialoni” futuristici che proiettano immagini molto nitide grazie ad un display OLED, casse e sistema di rilevazione di movimento; basta infatti calarsi in testa il marchingegno perché il gioco occupi automaticamente tutto il nostro campo visivo: muovendo la testa è possibile spostare la visuale all’interno del gioco, proprio come se ci trovassimo nella realtà.
Il device di Project Morpheus è molto comodo, facile da indossare, imbottito e leggero e si usa insieme a due controller Move che permettono di utilizzare le mani all’interno della realtà virtuale.
Sarà addirittura possibile interagire con i personaggi del gioco e rispondere “sì” e “no” alle loro domande semplicemente con dei cenni del capo.
L’azienda colosso giapponese ha dichiarato di voler rilasciare il dispositivo nel 2016 (anche se per il momento rimane solo un prototipo) e l’idea è di renderlo compatibile con tutte le Playstation 4 e le PS Vita. Mentre aspettiamo che la tecnologia di Project Morpheus venga messa a punto, ci sono già una quarantina di titoli di videogiochi compatibili che si apprestano ad uscire.
Si può dire che sia qualcosa di molto simile a Oculus di Facebook, anche se secondo alcuni esperti Project Morpheus ha una maggiore possibilità di farsi strada sul mercato.
Quanto alle opinioni in merito, c’è chi è letteralmente esaltato all’idea di questa nuova esperienza di gioco, come chi invece si dimostra preoccupato dal modo in cui la differenza fra realtà e mondo virtuale stia diventando sempre più sottile.
Il nome stesso del dispositivo è un chiaro rimando a Matrix, il celebre film in cui l protagonista scopre di aver vissuto per tutta la vita in un mondo virtuale.
E voi, cosa ne pensate di Project Morpheus? Siete curiosi di provarlo?
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